È stato inaugurato nel 1993, quando nasceva l’Unione Europea. Insomma, ha una storia importante alle spalle. È, però, caratterizzato anche da una costante proiezione al futuro. Parliamo del centro commerciale Gran Reno, alle porte di Bologna. Lo shopping mall emiliano è stato di recente oggetto di un importante intervento di ampliamento e ristrutturazione. Il cantiere è rimasto aperto per due anni, anche a causa della pandemia, e i lavori sono finiti lo scorso giugno¹. Un’esperienza che noi di Spazio Futuro abbiamo vissuto in prima persona. Il nostro gruppo, infatti, si è occupato dell’attività di pilotage, alcuni servizi pro rata, attività professionali per diversi operatori e realizzazione di alcuni negozi di retail e ristorazione. Un’occasione ghiotta per mostrare quanto il pilotage sia rilevante anche in occasione di ampliamenti e restyling di centri commerciali. E per approfondire cosa serve per arrivare vincenti al traguardo.
Iniziamo conoscendo meglio il nuovo Shopping Center Gran Reno. Dopo l’ampliamento e il restyling, il mall del gruppo Klépierre dispone oggi di:
Tra i nuovi marchi hanno debuttato Primark, Nike, Zara e H&M. Non si è trattato, però, solo di un arricchimento di spazi e di offerta merceologica. Anche i punti vendita già esistenti sono stati, completamente rinnovati, puntando su un design moderno e raffinato. E, al contempo, si è lavorato sugli aspetti architettonici del centro². Un esempio? I negozi sono dotati di finestre a tutta altezza. Questo per lasciare ai brand, sempre maggior spazio e opportunità di espressione.
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Parliamo con piacere dell’attività di direzione e di coordinamento in occasione del restyling di Gran Reno. Ci ha consentito, infatti, di valorizzare l’ormai ventennale esperienza nell’ambito del pilotage di un centro commerciale e di mostrare quel che sappiamo fare. Anche perché quello in terra emiliana è stato un caso “atipico”. Negli ultimi pilotage effettuati in Italia, infatti, era compresa anche la parte di servizi, pro rata, con la gestione delle manovalanze di cantiere, l’impresa di costruzioni e lo smaltimento rifiuti. Qui, invece, si è trattato di un pilotage puro: dunque con il coordinamento e controllo delle varie unità e l’interfaccia con gli enti, la proprietà e chi costruiva.
A Gran Reno non ci siamo, però, solo fatti carico dell’attività di direzione e coordinamento. Accanto al pilotage, per l’ampliamento dello shopville emiliano ci siamo occupati anche della:
Abbiamo, infine, progettato e realizzato un numero considerevole di tende tagliafumo. Questo per rispondere a un’esigenza peculiare: il centro aveva, infatti, questa prescrizione.
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Il cuore dell’intervento in occasione dell’ampliamento di Gran Reno è stato, tuttavia, il pilotage. Ovvero l’attività di direzione e di coordinamento di tutta la parte dell’ampliamento del centro. Si tratta di un’attività in cui l’improvvisazione è bandita e dove l’esperienza gioca un ruolo importante. Bisogna, infatti:
Affidarsi ad un unico interlocutore, in tal senso, consente di avere sempre e costantemente sotto controllo quel che accade in cantiere, e permette di arrivare al traguardo nei tempi ed entro i budget prestabiliti. L’interlocutore è unico ma, al suo interno, vi sono professionisti che rivestono diversi ruoli: mettiamo a disposizione ingegneri e tecnici specializzati. Un gioco di squadra che vuol dire competitività ed efficacia.
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In sintesi, fare pilotage vuol dire, dunque, essere riferimento e guida, per tutti.
È facilmente intuibile, quindi, quanto queste attività di macro supervisione, coordinamento e controllo sia rilevante e strategica. Anche, e soprattutto, quando si parla di realizzare o ampliare un centro commerciale.
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In questo senso, va evidenziato che non è la quantità di persone impiegate a fare la differenza, bensì la qualità e il ruolo delle stesse. A Gran Reno, nel dettaglio, abbiamo inizialmente messo in campo 2 persone, poi diventate 5, tra architetti ed ingegneri. La sfida è avere ben chiaro cosa voglia la proprietà, quali siano i tempi e i budget, gli obiettivi e chi se ne debba fare carico. Ci si confronta con la stessa proprietà, con il responsabile capo dell’impresa edile che costruisce, con gli ingegneri che hanno realizzato gli impianti generali e con tutti i tecnici coinvolti. Le competenze devono essere trasversali: lucidità e capacità d’ascolto sono elementi essenziali. A volte bisogna risolvere problemi, altre volte è necessario anticiparli e trovare le giuste contromosse. L’approccio è il medesimo, ma ogni progetto è diverso dal precedente: insomma, una sfida (av)vincente, come dimostra Gran Reno.
NOTE
Foto in evidenza: Facebook Gran Reno, Klépierre Management
¹ Scopri di più: Gran Reno, lo shopping del futuro
² Per approfondire: Il nuovo volto del Gran Reno