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Come aprire un negozio in franchising? Le regole da seguire

  • Il franchising è una collaborazione tra due entità economicamente e giuridicamente indipendenti.
  • Abbigliamento, servizi, ristorazione: in quale settore conviene oggi aprire un negozio in franchising?
  • Rischio d’impresa ridotto e riconoscimento del marchio, ma anche eventuali costi di affiliazione e royalties: pro e contro del franchising.
  • Dal franchising fisico a quello online: iter burocratico e costi indicativi per l’apertura di attività in franchising.
  • Il franchising non fa eccezione: dietro al successo di un negozio si nasconde una location vincente. E non sempre il centro storico è la soluzione.

Una (gettonata) opportunità

Una delle chiavi della ripartenza è mettersi in gioco. Potrebbe, però, far capolino un certo timore. In questo senso, aprire un negozio in franchising è un’opzione da non scartare. Assistenza, formazione e ridotto rischio d’impresa: il franchising è un’opportunità da cogliere per chi vuole affrontare una nuova sfida imprenditoriale. Non è, come nulla, del resto, a rischio zero. Ma affiliarsi a una rete franchising già presente e consolidata sul mercato resta tra le soluzioni più gettonate per avviare un business.

Franchising: significato di una parola spesso travisata

Aprire un negozio in franchising presuppone un’azione forse scontata, ma essenziale. Sapere, cioè, che cosa davvero sia il franchising. Il termine significa letteralmente franchigia e definisce, in termini di legge¹, una formula di collaborazione tra due entità economicamente e giuridicamente indipendenti.Contrariamente a ciò che molti credono, un negozio in franchising non è un'attività lavorativa subordinata. L’azienda madre, detta franchisor, concede all’affiliato il diritto di commercializzare i propri prodotti o servizi, assieme ad assistenza e consulenza tecnica e commerciale. In cambio, l’affiliato è tenuto a rispettare gli standard definiti dal franchisor.I negozi in franchising, nati negli anni Trenta del ‘900 negli Usa, sono arrivati in Italia negli anni Settanta. Attualmente nel nostro Paese sono attivi 877 franchise, con oltre 57 mila punti vendita e più di 200 mila occupati. Il giro d’affari supera i 27 milioni di euro².

Aprire un negozio in franchising: che soluzione scegliere?

Prima di capire come aprire un negozio in franchising, facciamo una panoramica sulle varie tipologie di negozi. Gli esempi di franchising, infatti, sono molteplici, ed è fondamentale valutare correttamente che negozio aprire.Le opportunità spaziano dall’abbigliamento ai servizi, dalla ristorazione al beauty. In questo momento, tra i franchising più vivaci si segnalano:

  • prodotti per l’infanzia, per la cura della persona e per gli animali;
  • arredamento;
  • hi-tech;
  • alimentari specializzati.

Bisogna poi tener conto che, con la pandemia di Covid-19, si è registrata una forte crescita dell’e-commerce. Le restrizioni, infatti, hanno rappresentato un acceleratore per il settore, che ora viaggia a cifre record.

Pro e qualche possibile contro del franchising

Per valutare se aprire un negozio in franchising è fondamentale conoscerne i vantaggi e le possibili criticità. Per quanto riguarda i vantaggi dell’aprire in franchising, tra questi rientrano senz’altro:

  • il riconoscimento immediato del marchio da parte della clientela;
  • la formazione professionale offerta direttamente dal franchisor, come pure l’assistenza e la consulenza;
  • il rischio d’impresa ridotto: vengono proposte soluzioni d’impresa già consolidate e testate su diversi mercati;
  • Supporto nella valutazione e scelta di una location strategica e progettazione ed allestimento del negozio chiavi in mano;
  • Fornitura completa di tutto l’occorrente: dalle attrezzature al materiale promozionale fino alle divise.

Di contro, vi sono alcune possibili problematiche da tenere in considerazione. È il caso dell’eventuale fee d’ingresso, ovvero il costo di affiliazione. Si tratta di una somma che l'affiliato deve, a volte, versare all’azienda madre alla stipula del contratto. Una sorta di corrispettivo al diritto di far parte del network e, quindi, di poter utilizzare il marchio, ricevendo formazione e assistenza. Vi sono, poi, le eventuali royalties, ovvero i costi fissi o le percentuali sul fatturato.

aprire un negozio in franchising

Costi e iter burocratico: una panoramica

Ma quanto costa aprire un negozio in franchising? Va chiarito che l’investimento è variabile: non c’è, insomma, un tariffario fisso. Si può, tuttavia, cercare di dare delle indicazioni di massima.Per un franchising online il costo iniziale può anche essere di poche centinaia di euro. Diverso, invece, è il discorso per un negozio fisico. In questo caso, l’investimento minimo si aggira sui 5.000 euro, ma quello più verosimile è tra i 20 e i 40 mila euro.Per aprire un’attività in franchising è buona norma informarsi presso il locale sportello unico per le attività produttive. Le pratiche di avvio dell’attività consistono in:

  • apertura di una partita Iva;
  • iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
  • apertura delle posizioni INPS e INAIL;

Bisogna, poi, presentare al Comune la dichiarazione certificata d’inizio attività (almeno 30 giorni prima dell’apertura) e richiedere il permesso per esporre l’insegna esterna. Da considerare che, in caso di diffusione di musica e/o video, è previsto il pagamento dei relativi diritti SIAE.

Successo o invisibilità: la location conta!

Da anni, con vari servizi, lavoriamo al fianco di brand internazionali del retail e del food. E abbiamo imparato o, meglio, avuto conferma di un aspetto spesso sottovalutato: la location conta. Vale per tutte le attività. E il franchising non fa eccezione. Individuare la zona migliore e la tipologia di struttura idonea è un passaggio di fondamentale importanza. Per prima cosa, è essenziale la visibilità del negozio, che deve saltare subito all’occhio. Attenzione: non sempre essere in centro città è per forza sinonimo di successo. Quando si deve aprire un negozio in franchising, va fatta un’analisi di marketing territoriale. Va valutato, tra l’altro, il giusto equilibrio tra visibilità e costo d’acquisto/affitto dell’immobile.
Nella corretta localizzazione di un’attività, vanno presi in esame altri elementi quali:

  • clientela di riferimento;
  • appeal e reputazione della zona;
  • eventuale presenza di concorrenti nelle vicinanze.

Come sempre, la regola è: spirito d’iniziativa sì, improvvisazione no. Perché il rischio è di pagarne le conseguenze nel lungo periodo, con progetti validi sulla carta, che rischiano di essere affossati.

NOTE

¹ Legge 6 maggio 2004, n. 129 https://www.camera.it/parlam/leggi/04129l.htm

² Fonte: Rapporto 2021 Assofranchising Italia https://www.assofranchising.it/il-franchising.html#dati

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